mercoledì 3 settembre 2008

LA CHIESA ING-RANA LA RETRO


Lo scandalo è negli occhi di chi guarda (Antico Testamento).

Sono più scandalose queste due sculture o le dichiarazioni deliranti de "L'Osservatore Romano" a proposito della morte cerebrale? Pur di impedire che il Parlamento italiano approvi una Legge sul testamento biologico che garantisca a ciascuno di noi il diritto di decidere sulla nostra salute, sul nostro corpo e sulla nostra vita, i propagandisti cattolici mettono in discussione i protocolli scientifici sul concetto di "fine vita". 
Maurizio Mori, presidente della Consulta di bioetica è deciso: “Sulle questioni di fine vita, la Chiesa non è più in grado di dare risposte ai nuovi problemi e diffonde inutile panico. Non sapendo più come gestire le nuove tecniche e trovandosi in serissime difficoltà sul caso Englaro, preferisce gettare discredito su tutte le nuove tecnologie, venendo anche a rimettere in discussione i trapianti d’organo. L’obiettivo è chiaro: bloccare il caso Englaro e fissare barriere alla legge sul testamento biologico che sarà tanto restrittiva da essere inutilizzabile”. Ignazio Marino afferma che la tesi della Scaraffia è “molto pericolosa e può mettere a serio rischio il futuro dei trapianti”, ricordando il “riconoscimento etico e morale” di Giovanni Paolo II sui trapianti e sul concetto di morte cerebrale.

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