mercoledì 16 settembre 2009

LETTERA APERTA A BRUNO VESPA

Signor Vespa,

il governo sta sabotando l’informazione di Stato, lei si presta come boia di questa esecuzione lasciando trasmettere stasera, senza contraddittori, le menzogne di Berlusconi sull’Abruzzo. Lei è sorridente osservatore di questa mattanza Rai, che osteggia Report, scioglie Annozero e fa slittare a giovedì Ballarò per mettere i sudditi italiani davanti al sultano che lei imbeccherà con domande preconfezionate. Insomma un’informazione alla mussoliniana maniera che di questi tempi è molto in voga. Berlusconi stapperà lo champagne della propaganda per le 94 nuove abitazioni che verranno consegnate ad Onna, grazie ai soldi raccolti dai volontari di Trento e dalla Crocerossa a cui il governo non ha aggiunto un solo cent di bronzo.
La sua arrogante risposta: “si scusi o non verrà più”, data a me senza mezzi termini e a Franceschini velatamente, suona come una minaccia che rigetto al mittente, e metterò sul tavolo sordo dell’Agcom e della commissione di Vigilanza, ma che affiderò anche ai legali per constatare la sussistenza del ricatto intrinseco che le sue dichiarazioni contengono.
Lei conferma la sua concezione della tv pubblica perfettamente allineata alla nuova dirigenza di governo: roba nostra.
Le illustro, invece, la mia concezione: lei alle trasmissioni è ospite esattamente quanto il sottoscritto, e dovrebbe rispondere della sua reputazione e della sua professionalità a nessun altro se non ai cittadini. E questo, diciamocelo, anche fuori dalla camera caritatis, nel suo caso non avviene e non è mai avvenuto.
Io vedo, dunque, Porta a Porta come uno spazio che il pluralismo dell’informazione, ancora sulla carta, garantisce per legge, per par condicio e non per grazia ricevuta da Bruno Vespa o dal conduttore di turno.
La lascio con due illuminanti interrogativi che ogni italiano serba nel profondo e la cui risposta lascio a lei: come mai Porta a Porta non ha gli stessi problemi di messa in onda che hanno trasmissioni quali Report, Annozero o Ballarò? Come mai Berlusconi la preferisce ai suoi colleghi per essere intervistato?
Signor Vespa, ritengo che sia lei a doversi scusare con gli italiani per l’utilizzo che fa del servizio pubblico come veicolo di promozione degli interessi privati di Silvio Berlusconi.
Lancio un appello dalla Rete ai cittadini, ai politici dell’opposizione e al Capo dello Stato quale garante delle malandate istituzioni italiane:
- ai cittadini chiedo di boicottate Porta a Porta, cambiando canale questa sera, per stracciare lo share della trasmissione.

- ai politici dell’opposizione chiedo di rifiutare, per solidarietà verso Franceschini, che si è già espresso in questo senso, ogni proposta per la puntata riparatoria “del giorno dopo” in programma per il 23 settembre, in cui Bruno Vespa vorrà chiudere la partita del “salvo la faccia per la porcata del 15 settembre”.
- al Presidente della Repubblica chiedo di farsi garante dell’applicazione e del rispetto della legge che regola la par condicio nel garantire un’appropriata visibilità a tutti i principali partiti e/o movimenti politici.

Antonio Di Pietro

5 commenti:

  1. Prima ancora del suo appello,avevo già deciso di non vedere Porta a porta,così come non vedo più programmi Rai informativi e giornalistici,e visto la decadenza dell'offerta culturale neanche gli altri.E, nel mio piccolo,per quanto mi è possibile effettuo acquisti pubblicizzati dalle altre reti più libere da poteri sfacciatamente asserventi al pensiero unico dominante.Se questo atteggiamento fosse moltiplicato...chissà!Alcuni giornalisti,nel passato e lei era altrove collocato,sono stati sempre servi della gleba e mai uomini liberi che avrebbero dovuto fare le pulci al potere.In anzianità mi consolo che questi risponderanno a ben altro tribunale!Il fatto è che ora il potere è sfacciato,impudente,garantista solo di se stesso,narciso,immorale,amorale e non-etico.E, forse anche qualcosa di altro e di peggio,a fronte di un'opposizione sparpagliata,con propri interessi di egoismo personalistico e,tutta,non considera che bisognerebbe unirsi in una seconda guerra di liberazione,culturale e politica,mettendo da parte ogni sia pur legittimo,ma in altri tempi,distinguo.E' significativo l'attacco ,anche solo formale e indipendentemente dagli interessi eventuali dell'attore,al presidente della camera del Parlamento,a quelli sulla libera stampa per uno sciopero politico,tanto per cominciare.La saluto con stima

    RispondiElimina
  2. Battuto da casa sua.
    Sto ridendo ancora per il titolo "l'onore e il rispetto".
    Graziano, deciso cosa pubblicare per il 20 settembre?

    RispondiElimina
  3. @Tina: Per il 20 settembre ancora deciso niente tu hai pensato a qualcosa?

    RispondiElimina
  4. Ti avevo lasciato il messaggio questa mattina, devo aver pestato su un tasto sbagliato...
    Qualcosa che metta in chiaro che il potere papalino è cominciato con Costantino "in hoc signo vinces", storia inventata che è sfociata nel sacco di Roma da parte della chiesa, finito con la breccia di Porta Pia e ricominciato con i Patti Lateranensi. Se hai qualcosa di pronto mi limito a fare il copia e incolla...a dopo

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...