sabato 13 febbraio 2010

ECCO IL PAESE IN CUI VIVIAMO...



Il paese in cui viviamo è un paese dove due gay devono fare lo sciopero della fame per far valere i loro diritti di cittadini ma nessun politico se li fila (tranne Ignazio Marino). Un paese dove il presidente del consiglio parla di se stesso in terza persona e afferma di «non si può governareattaccati da pubblici dipendenti quali sono i giudici» come se questi fossero dipendenti suoi. E' il paese dove i tifosi ultrà della Lazio minacciano di non votare più la Polverini e i politici della destra italiana si mobilitano e pregano l'allenatore della squadra biancoceleste di tornare in Italia dalla Croazia per gestire questa patata bollente: politici che eseguono come marionette senza spina dorsale gli ordini di una tifoseria? Neanche Avatar poteva ambire a tanta immaginazione. E' un paese dove il Parlamento farebbe prima a trasferirsi in Vaticano vista l'ingerenza della Chiesain uno stato che dovrebbe essere (anzi è!) laico. E' un paese dove deputati e ministri vanno a mignotte e trans ma dove si vuole bandire il diario di Anna Frank dalle scuole perchè «descrive in modo minuzioso e approfondito le proprie parti intime, suscitando inevitabile turbamento». E' il paese dove l'importante è indossare vestiti di marca (anche taroccati), avere un cellulare per ogni operatore con suonerie diverse, idolatrare Uomini e Donne e guardare tutti insieme (come idioti incontattabili) la finale de "Il Grande Fratello". E' il paese dei CO.CO.CO, simpatico acronimo per dire "solo doveri, nessun diritto, nessun mutuo, nessuna garanzia". In pratica,bamboccione a vita per qualche bassa carica dello stato. Il paese dei pendolari delle FS costretti a vittime sacrificali di un sistema scadente, puzzolente e portatore di scabbia mentre si inaugura la TAV che costa più di un volo low cost ma ci mette il doppio del tempo. Il paese dove Corona viene esaltato e considerato "un grande" da giovani mentecatti adatti a usare il termine Co.Co.Co. solo come verso del pennuto animale che meglio li rappresenta. Il paese di papà Beppino che combatte 17 anni per far valere le volontà di sua figlia e di un figlio che vuole vendere un rene per far sopravvivere il padre malato di SLA.
Cari italiani e italioti, ma come fate a non indignarvi dell'eredità che stiamo regalando alle future generazioni?

1 commento:

  1. Non possono vergognarsi, li allevano allo stesso vangelo.
    Consolati, siamo in due ad essere incazzati per gli stessi motivi.
    Buona domenica Graziano.

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